lunedì 6 agosto 2012

SCALEA MERCATO COPERTO IN VENDITA




Apprendiamo che il noto immobile comunale sito in pieno centro a Scalea denominato "mercato coperto" andrà all'asta al prezzo base di 1.067.000 euro.


Quante cose si sarebbero potute realizzare in quell'immobile! speriamo almeno che l'ente provveda a stabilire, prima che l'immobile passi ai privati, quali attività si posssano in esso realizzare e che queste portino beneficio in termini di fruizione della città a turisti e cittadini.


Se ciò non fosse possibile ci auguriamo almeno che l'eventuale privato ristrutturi l'immobile in maniera consona e che un "mostro di cemento" non venga a sostituire l'attuale.


31 commenti:

  1. Ecco un’iniziativa attenta al patrimonio immobiliare in disuso che a mio parere il Comune avrebbe potuto adottare:
    Un concorso di idee riservato a giovani architetti della provincia di Cosenza sotto i 35 anni di età, per un “progetto di riqualificazione del vecchio mercato coperto e dell’area circostante” finalizzato a raccogliere idee giovani e originali per rivalutare un’area della città di elevato interesse urbanistico.
    Il premio per il miglior progetto, preventivamente definito, sarebbe stato a carico dell’aggiudicatario con spese “zero” per il Comune.

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    1. Due falle nella proposta, comunque costruttiva.
      1) le vigenti leggi ed i Trattati europei vietano la limitazione ad un ambito territoriale ristretto la partecipazione dei candidati.
      2) I premi non sono mai gratuiti, ossia senza spese per l'Ente, e i regolamenti professionali, anche degli architetti, prevedono l'obbligatorietà del compenso per gli iscritti all'albo, in caso di realizzazione.
      Fermo quanto sopra l'idea è migliorabile.

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    2. Giusta precisazione!
      A questo punto dicci, secondo te, come potrebbe essere migliorata.

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  2. A mio parere, indipendentemente da quanto giustamente è stato precisato, ritengo utile, obbligatorio e necessario stabilire regole precise su COSA BISOGNA FARNE e la DESTINAZIONE UNICA E NON MUTABILE del manufatto, a Scalea è facile progettare un albergo per poi trasformarlo in appartamenti residenziali.
    Grazie

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  3. le voci di corridoio dicono che quello stabile vale al massimo 700 mila euro e che sicuramente lo comprerà un negozio di alimentari che lo trasformerà nell'ennesimo discount.

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  4. Al professore delle "falle"
    Stai girando in lungo e in largo ma ancora non hai detto cosa si dovrebbe fare... dai, tira fuori tutta la tua scienza!... e smettila di fare il saputello... che forse però non sa che quel che succede a Scalea, succede dappertutto.

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    1. Non sono ancora intervenuto, perchè abituato a pensare prima di scrivere. Quando e se sarò in grado di proporre l'idea stai certo che la esporrò.

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    2. La soluzione potrebbe essere la seguente: porre a bando non solo il progetto ma anche l'esecuzione dell'opera tramite il c.d. Project financing mantenendo la destinazione originaria del bene pubblico (mercato ortofrutticolo coperto) anche se dubito che l'investimento da parte del privato sia sufficientemente remunerativo. D'altronde se l'Ente non ha sufficienti fondi come sembra la soluzione è solo quella dell'investimento del privato che avrebbe il diritto di utilizzare l'opera per x anni.
      Ma siamo davvero sicuri che a Scalea ci siano commercianti ortofrutticoli disposti a pagare al privato aggiudicatario un canone di locazione tale da remunerare l'investimento della ristrutturazione dell'opera ? A mio parere no.
      Ringrazio per il "professore", ma non lo sono e non intendo fregiarmi di titoli che non mi appartengono. Il senso del mio intervento era quello di criticare motivatamente proposte irrealizzabili e c contrarie alla legge.

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    3. Ma smettila di fare il saputello arrogante.

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  5. CARI SIGNORI UN ALTRO PEZZO DI SCALEA STA ANDANDO IN MANO AD UN PRIVATO CHE SI DICE NE FARA' UN SUPERMERCATO. ORAMAI SI STANNO VENDENDO TUTTA SCALEA SENZA CHE NESSUNO FACCIA QUALCOSA. ULTIMA VENDITA I TRIBUTI.CHIDETE CHI SONO I SOCI DELLA COOPERATIVA CHE GESTISCE LE LETTURE E LA RISCOSSIONE DEI NOSTRI TRIBUTI E VEDRETE CHE HANNO CACCIATO UN PRIVATO DANDO A PRIVATI LA GESTIONE DELLA STESSA.

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    1. Vedi,tutti lo sanno.Scalea è così!Citt citt ammuccia ammuccia.
      non cambieranno mai le cose.Vedete solo lo scempio all'ajnella co le baracche!!!Mipiace il blog WSCALEA è propio il caso di dirlo!

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  6. Nel programma di Scalea Libera era previsto l'abbattimento dell'antico manufatto e la riqualificazione dell'intera area, la costruzione di una struttura in ferro battuto, aperta in più parti e grande quanto l'intera area. La destinazione poteva essere il mantenimento mattutino del mercato, mentre la sera poteva diventare un sito per eventi culturali, musicali,ecc. Il costo previsto era ragionevole e poteva essere affrontato da privati (albergatori, imprenditori, ecc.), a cui l'amministrazione avrebbe potuto scontare negli anni i tributi comunali.
    Sandro Bergamo

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  7. Ariecco le falle.
    1)L'opera doveva essere posta a bando e non è detto che gli imprenditori di scalea se la sarebbero aggiudicata;
    2) E' vietato, dalla legge, compensare Tributi con investimenti;
    In ogni caso nelle casse del Comune di Scalea sarebbero mancati i soldi per tributi di quegli imprenditori e la situazione di bilancio non sarebbe mutata.
    Mi concedo, promettendo di non intervenire più, rispondendo all'anonimo delle 19:16. Scusami se ho turbato lo spirito di critica e di proposte illegittime o concretamente irrealizzabili per varie ragioni che muove la maggior parte degli interventi sul blog senza la benchè minima proposta. Criticare o calunniare è semplice; proporre e realizzare è tutt'altra cosa.

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    1. non credo proprio sia cosi. l'autonomia impositiva forse ti è sconosciuta, caro anonimo...
      s. b.

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  8. Diciamola tutta,perchè non essere sinceri dato che tutti sanno:
    l'immobile in oggetto è promesso già da anni a Nicola F. dell'alimentari vicino.
    Verrà l'ennesimo negozio di alimentari.L'essere umano deve pur nutrirsi no??

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  9. La banda bassotti colpisce ancora....??!

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  10. I mali di Scalea vengono sempre a galla: tutti sappiamo, però...
    Perchè non apriamo un altro blog sull'utilizzo dei marciapiede per uso esposizione? Ormai trovi di tutto: calzature, ristoranti, bar, vendita di souvenirs, poltrone, detersivi... e addirittura un frigorifero per la "degustazione" di liquori tipici! Ma queste attività sono autorizzate? Pagano la Tosap? Chi controlla?... e le norme igieniche?... e le mamme che non possono passare coi passeggini perché no c'è spazio... e i disabili?

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  11. Che Scalea sia un paese dove sembra che le regole non esistano ormai è lapalissiano!
    Requiescam in pace. Amen! (le regole)

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  12. U turutufolo
    Si apre un nuovo capitolo e un nuovo "concorso di idee", tutte encomiabili perché, lo abbiamo ripetuto più volte, in sintonia con wscalea , e' molto importante vivere il paese e contribuire con la discussione a renderlo come appartenente a tutti. Come si può constatare quel " turutufolo" di cui ci occupiamo fa proprio schifo e molti negli anni sono stati gli usi che se ne e' fatto. Perché non proponiamo di buttarlo giù? Al mattino,nello spazio si potrebbe ricavare un mercato di frutta e verdura più ampio e magari dando possibilità al commercio di altri generi commestibili ( un super mercato di frutta e verdura imporrebbe delle regole rigide e toglierebbe delle possibilità agli attuali venditori cambiando tutto l'attuale sistema che a me pare senza inghippi).In serata si potrebbe organizzare, soprattutto nei mesi estivi, un parcheggio attrezzato per le necessita'o spazio per eventi.Bisogna evitare assolutamente che si apra ancora un'altra possibilità di SPECULAZIONE. Scalea non ne ha bisogno ed e' ora che si lavori con trasparenza. E' possibile? I grandi centri commerciali esistono e credo che ce ne siano anche in costruzione( quello di via Lauro e' sufficientemente grande?).Tutta l'area di cui ci stiamo occupando e mi rivolgo a tutti quanti hanno inviato i loro commenti e a quanti hanno voglia di partecipare con le loro idee, ha subito negli anni una trasformazione che fa più pensare alla follia che al buon senso. Perché la cittadinanza con l'attenzione dell'amministrazione comunale?,una buona volta, non si riappropria di un pezzo di paese? Vorrei ricordare ai più giovani che tutto lo spazio che va dal canale,ora coperto, alla strada che passa davanti all'ex cinema, si chiamava "villa" e noi ragazzi giocavamo a calcio dandoci appuntamento "abbascia' a villa ".Da via Lao alla Torre Talao non esisteva nulla e tutto lasciava pensare che un paese turistico sviluppasse meglio il proprio futuro, ma poi arrivarono Fanfani e la Democrazia Cristiana con la strada "variante" in tutti i sensi (l'alternativa gia' allora era il passaggio da sotto Santa Domenica per giungere a Cirella ) e comincio' la speculazione e arrivarono a Scalea i grandi "costruttori con le loro" bellissime o meglio dire bruttissime scatole " e inizio' la fine di un paese nato anche turisticamente per essere diverso, ordinato e moderno. E nacque una nuova cultura( ognuno di noi che legge la chiami come vuole perché siamo tutti responsabili.) Perdemmo la piazza e l'identità di un paese che si era costruito con l'accoglienza e la disponibilità e Scalea fu violentata. Non e' nostalgia per nulla, e'soltanto una constatazione nuda e magari cruda. Ho fatto un gioco per verificare quello che cerco di dimostrare: ho preso alcune vecchie foto e le ho confrontate con delle nuove degli stessi luoghi. Scalea ne esce sventrata e non cambiata o migliorata come logica avrebbe consigliato.Ho sentito voci che vogliono che io "la smetta"di dire la mia. Altri avvertimenti che qualcuno farà il possibile perché io a Scalea io non torni più. Io continuerò a dire la mia. Tutti sanno quali sono i miei interessi a Scalea!!!!!!!!
    Osvaldo Cardillo

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  13. Caro Osvaldo ,
    non ti diro'chi sono,perchè anch'io sono martire della
    ciucciagine di troppi nostri saputi compaesani e di tanti altri paracadutati nella nostra Scalea , sia calabresi che provenienti da altre regioni limitrofe . Capisco benissimo il tuo pensiero ed il tuo amore per il tuo paese , anzi , per il nostro paese , poiché ritengo , che AMARE il proprio paese , la propria Patria , la propria terra natia è come amare la propria madre , purtroppo per tanti altri egoisti , questi valori non hanno nessuna importanza,preferiscono mangiarsi il paese sino all'ultimo pezzo .
    Con questo caro Osvaldo , non devi dimenticare il proverbio dei nostri savi avi , che tu certamente conosci come me " u lupe perde u pile ma no u vizio " Scalea non ci appartiene più , è stata rubata dalla speculazione per farne un disastro ambientale con la conivenza di diversi mangia mangia scaleoti amanti du licca licca !!!
    Per quanto riguarda la situazione del " turutufolo " detto mercato coperto , sei stato l'unica persona ad indovinare la mia idea .
    Pertanto , colgo l'occasione per dire a coloro che governano Scalea , che il turutufolo dev'essere semplicemente demolito per restituire interamente l'aria allo stesso mercato,niente speculazioni , niente fare cassa per il comune , niente altre costruzione di nessun tipo e per nessuno .

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  14. Cari amici, qualsiasi proposta per l'area mercato potrebbe essere quella giusta ma,attenzione, non dimentichiamo che una città e' come un'organismo vivente e come tale va considerato. Nella sua fase di crescita e sviluppo deve essere seguito da "genitori" saggi e responsabili e nella malattia da medici competenti. In questo momento storico Scalea e' come un paziente malato che ha bisogno di medici competenti per non rischiare di trovarsi, dopo l'intervento, un braccio al posto di una gamba. La decisione e la responsabilità di questa scelta spetta ai nostri amministratori che mi auguro facciano tesoro degli errori commessi da chi ha governato in passato. Caro Osvaldo, A mio parere non c'e' altra strada che il concorso di idee

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  15. Ma quale concorso di idee... questi Scalea se la sono già pappata!

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  16. Sono d'accordo che non si debba vendere l'immobile ma non sono d'accordo per la sua demolizione. Capisco che qualcuno vorrebbe (a torto o a ragione) radere al suolo quasi tutta Scalea... ma non si può, ci si deve rassegnare!
    Perché, invece, la struttura non la si rende una buona volta funzionante eliminando tutte le bancarelle al di fuori di esso e obbligando gli ambulanti a fare gli ambulanti (tutti, anche quelli che stabilmente operano vicino allo stadio comunale o vicino al Parco dei Principi, ecc.)?
    Intanto eviteremmo per una volta di fare un altro favore ai vari supermercati (che hanno messo in ginocchio l'intera economia di Scalea, prospettando spesso fittizi vantaggi...) e poi così si creerebbe un'occasione redditizia e continua per l'Ente (invece di incamerare dei soldi che andrebbero subito in fumo... vista l'enorme mole di debiti!).
    Allo stesso tempo, si potrebbe "sanare" l'intera area rendendola più da paese civile, magari con un po' di verde (curato) tutt'attorno, parcheggi con strisce bianche (di questi ce n'è veramente bisogno), la fermata del bus cittadino, ecc. ecc.

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  17. A proposito di strisce blu...
    Le aree di parcheggio delimitate dalle strisce blu devono avere nelle vicinanze aree gratuite di sosta per le auto, delimitate da strisce bianche. Questo il contenuto della circolare del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che punta a metter fine a una diatriba che continua da tempo e che vede diversi contenziosi tra automobilisti e amministrazioni locali.
    Nel provvedimento, il dicastero precisa anche il concetto di "Immediate vicinanze", i cui principi generali sono contenuti nell'art. 7 comma 8 del Cds che recita chiaramente "qualora il comune assuma l'esercizio diretto del parcheggio con custodia o lo dia in concessione ovvero disponga l'installazione dei dispositivi di controllo di durata della sosta, su parte della stessa area o su altra parte nelle immediate vicinanze, deve riservare una adeguata area destinata a parcheggio rispettivamente senza custodia o senza dispositivi di controllo di durata della sosta".
    Ne consegue che le delibere comunali che violino questa norma sono da considerarsi illegittime, con il susseguente annullamento dei verbali elevati in conseguenza di esse. Secondo diverse unioni consumatori, questo avviene in molti comuni di grandi dimensioni, che hanno destinato intere aree al parcheggio auto a pagamento delimitandole con le strisce blu, senza riservare nelle vicinanze aree con strisce bianche, ledendo pertanto il diritto degli utenti della strada di posteggiare in quest'ultime.

    ... a Scalea questo non vale?

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  18. All'anonimo del giorno 11 agosto ore 11e24. Come ho già scritto tutte le idee devono essere accettate per il contributo che danno e quando sono portate con stile appropriato si apprezzano di più. Mi sei piaciuto, ma,immaginando che ti riferissi a me parlando di eventuale desiderio di distruzione, a torto o a ragione, di grossa parte di Scalea, ti devo dire che non sono animato da tali pensieri inutili e senza alcun significato se non amarezza! Certo che anche io sono rassegnato e anche molto ma dobbiamo dimenticare la storia? Non soltanto quella del nostro territorio, ma non voglio andare lontano. Imparare forse serve ancora. Però per favore battiamoci per cercare di limitare i danni oggi e domani. Da qui nasce la mia proposta di abbattere quel piccolo ma bruttissimo mostro e rendere lo spazio al paese con progetti appropriati. Se oggi nascono desideri come quello di radere al suolo (parlo di utopie che toccano moltissima gente a Scalea) le schifezze, c'è da dire, urlando, che altri, scienziati scaleoti o no le hanno pensate e progettate, volendo bene al paese, al potere o agli interessi?

    Osvaldo Cardillo

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    1. No, non mi riferivo a Lei signor Cardillo: a Scalea ci sono un sacco di persone che vorrebbero prendere misure estreme per risolvere i problemi... ma non è questa è la soluzione migliore!
      Se la storia è quella della speculazione edilizia selvaggia e generalizzata, devo dire che non abbiamo imparato niente dalla "storia", visto che non sappiamo "rendere gradevole" nemmeno quello che già esiste.
      E' vero che il fabbricato è un piccolo e bruttissimo mostro, ma solo perchè non ha mia adempiuto a quella che in origine era la sua destinazione d'uso. Immagino invece che la struttura, se funzionante e adeguatamente attrezzata, sarebbe molto utile e comoda specie per chi, d'inverno, va a comprare frutta e verdura... per strada!
      ...ritornando alla storia, l'unica lezione che abbiamo ricevuto è quella che, al di là dei colori politici, più o meno accesi o sbiaditi, anche l'uomo della strada, colui che osserva e "rosica", una volta eletto amministratore, assume le caratteristiche di chi tutto vuole meno che il bene di Scalea!

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  19. Allora sto mercato coperto lo vendiamo o no?

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  20. Ma tutte le migliaia di progetti delle migliaia di scienziati scaleoti dove sono andati a finire? La soluzione ancora non si intravede. Ma forse era solo per spirito di contraddizione...

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  21. Come per incanto, sono spariti "ideatori", "progettisti", "scienziati". Questi sono i contributi di idee? Non interessa più a nessuno questo argomento? Abbiamo risolto il problema?... Allora l'amministrazione comunale ha ragione, la sua scelta è giusta?
    Scalea, purtroppo è questa: tiri la pietra e nascondi la mano!... e se vendono l'immobile fanno bene... tanto non importa più a nessuno!

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    1. Scusa ma ti sei dimenticato dei premi Nobel e dei ruspisti: quelli che vogliono che Scalea sia rapata a zero ma che poi se la fanno sotto. Eh Eh!

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  22. Ci voglioni arresti e manette. Poi vedrete che SPARIRANNO COME D'INCANTO tutti quelli che si presentano lì per i farsi solo i fatti loro .
    Guardate i cognomi di chi è in giunta e capirete a chi faccio riferimento

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