venerdì 21 ottobre 2011

RIFIUTI- I CHIARIMENTI DEL SINDACO



Di seguito potrete leggere un ulteriore intervento sul nostro blog del Sindaco di Scalea. Questa volta il primo cittadino "tocca" un argomento estremamente critico per la nostra città e la Calabria in generale:il problema dei rifiuti. Vi invitiamo, caldamente, a leggere con estrema attenzione.


"Approfitto del sicuramente diverso clima di esposizione delle proposte per intervenire sul dibattito relativo ai rifiuti e alle possibili soluzioni. In generale.
Ovviamente questo intervento vuole essere solo uno spunto per una discussione che potrà essere approfondita in qualsiasi sede. E in questo senso auspico che WScalea offra la sua collaborazione a chi abbia proposte serie, sensate ed economicamente sostenibili.
Iniziamo dalla differenziata. Premetto che intanto, pur con difficoltà amministrative non da poco, stiamo procedendo a fare i vari passi. Per cui nei prossimi giorni saranno attivate le ordinanze per la differenziata dei pubblici esercizi e saranno convocati tutti gli amministratori di condomini e parchi per illustrare le modalità e i problemi del "porta a porta".
Perchè, e su questo è bene essere chiari, la raccolta differenziata implica una collaborazione dei cittadini molto superiore a quella attuale. Oggi, infatti, è previsto solo il rispetto degli orari e il non buttare i rifiuti fuori dai cassonetti. Domani, senza i "bidoni" per strada, la spazzatura bisognerà conservarla in casa o nel proprio parco e conferirla ai "raccoglitori" solo nei giorni che saranno stabiliti.
E bisogna anche capire che la differenziata implica anche costi superiori sebbene, come è noto, una buona differenziata potrebbe portare a una diminuzione dei costi. Ma, si badi bene, la città di Salerno, che è uno dei migliori esempi in Europa, pur se in diminuzione applica dei costi che sono almeno il 150% di quelli praticati dal comune di Scalea.
Dopo bisogna porsi alcune domande:
- dove si porta la differenziata? e quanto costa?
- in cosa consiste la differenziata?
La differenziata consiste in due grandi frazioni: il secco (vetro, plastica, carta, cartone) e l'umido (ossia l'organico). Il secco raggiunge difficilmente valori superiori al 20% e per arrivare ai valori "virtuosi" occorre assolutamente recupare l'organico.
Oggi conferire il secco costa al comune una cifra che solo un 10% in meno del "tal quale" (o indifferenziato) e non frutta al comune nulla, perché da noi (intendo in Calabria e vicinanze) non esiste un ciclo dei rifiuti.
Sia il secco che l'organico possono essere valorizzati con gli impianti di selezione e compostaggio. Come alternativa ci sono gli impianti di trattamento termico: gli inceneritori tradizionali (a 1500 gradi), i dissociatori molecolari e i pirolizzatori (che lavorano a temperature di 400 gradi).


Gli impianti di selezione possono assorbire la produzione di differenziata e con un'opportuna selezione (ad esempio per colore e per qualità) rendere più "appetibile" per le aziende di riciclo l'utilizzo della differenziata. Il compostaggio, poi, è l'unica forma di valorizzazione dell'organico unitamente ad altri componenti come le masse legnose di cui la nostra zona è piuttosto ricca.
Voi stessi (si riferisce a W Scalea ndr)avete auspicato nell'articolo del 13 gennaio (http://wscalea.blogspot.com/2011/01/economia-e-ambiente.html) il compostaggio come alternativa, salvo poi successivamente chiedere (il 04/10) quali "studi e ricerche" siano stati fatti.
Ora io chiedo: quali studi e ricerche ha fatto il movimento cinque stelle per riuscire a bloccare la realizzazione di una centrale a biomasse indicando come alternativa il compostaggio? Forse quelli riportati da legambiente non sono sufficienti? O la natura, cui il compostaggio fa riferimento, si sbaglia nel suo ciclo?
Se poi vogliamo (e non mi riferisco a WScalea) creare polemiche per non avviare a soluzione nessun problema, allora inventiamoci altro. Ma se il problema rifiuti si vuole risolvere, il compostaggio (che arriva a coinvolgere il 50% della produzione dei rifiuti) è l'unica soluzione che non sia l'utilizzo di inceneritori o altro.
Avete citato Rossano Ercolino ("rifiuti zero"). Al di la' del merito, come la mettiamo con la sua frase "2) dare subito alla gente un alternativa CONCRETA agli inceneritori raccogliendo i loro rifiuti che sapranno essere destinati al riciclo e al compostaggio"?
[Fonte: http://www.meetup.com/beppegrillo-29/boards/view/viewthread?thread=1953120]

E ammesso che, sognando un po', si arrivi al 75% di differenziata (come Salerno), cosa si farà del rimanente 25%?

La vera questione non è come partire, ma dove vogliamo arrivare? a diminuire i costi? li conosciamo questi costi? a diminuire i rifiuti? quanto sforzo ci vuole? li vogliamo solo spostare da qualche altra parte? ... o vogliamo creare una risorsa per Scalea e per i nostri figli? "
Il Sindaco di Scalea
Pasquale Basile

Ringraziamo il Sindaco che ha ritenuto di poter utilizzare il nostro blog come strumento di comunicazione oltre allo sforzo di voler fornire chiarimenti e informazioni rispetto a temi molto sentiti dalla popolazione.
W Scalea dal canto suo è sempre disponibile a fornire la propria, modestissima, collaborazione.
MDC

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